Concessione o riliquidazione di finanziamenti personali attraverso la cessione di 1/5 della pensione
Come è noto, gli italiani residenti all’estero non possono accedere ai finanziamenti delle banche in considerazione della loro residenza estera come nel caso degli italiani che vivono permanentemente in Tunisia, ma generalmente anche se residenti in altri Paesi. La risposta negativa a tali richieste, da parte delle banche italiane, risiede in una forma di non lungimiranza nella politica bancaria in quanto tali istituzioni, non potendo gestire i flussi degli emolumenti dei pensionati che trasferiscono la loro pensione all’estero, rifiutano la concessione di tali forme di sostegno finanziario. Per contro le banche estere, nel nostro caso le banche tunisine, non possono concedere sostegni finanziari, seppur garantiti, agli stranieri residenti, in quanto le risorse finanziare del Paese sono destinate ai cittadini residenti tunisini.
Recenti evoluzioni del sistema bancario italiano nonché una politica bancaria destinata a maggiori aperture del credito ha dimostrato un approccio diverso da quello di istituzioni bancarie che operano nel quadro di una politica bancaria cristallizzata su vecchie idee nell’impiego delle risorse che alla data odierna non trovano più un riscontro nella logica imprenditoriale bancaria.
Condizioni sulle varie tipologie di interventi
In Italia, il collocamento in pensione dei lavoratori e dei dipendenti pubblici e privati iscritti all’ INPS (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale) oltre ad essere regolamentato da molte leggi in materia, consente, tra l’altro, in linea generale e in diverse e svariate condizioni, l’accesso al credito tramite la cessione di 1/5 della propria pensione ( quota cedibile = destinata ad essere recuperata mensilmente sulla propria pensione, stabilità dell’INPS) previa elargizione del controvalore dell’importo massimo possibile in diretta correlazione alla quota cedibile.
Tale possibilità deve essere necessariamente operata nel rispetto di due elementi essenziali di valutazione:
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- cessazione dal servizio per limiti di età od in forza di eventuali leggi e decreti che ne consentano la cessazione.
- cessazione anticipata dal servizio per infermità in mancanza di idoneità a proficuo lavoro.
Nel primo caso, generalmente non si evincono particolari difficoltà, sempre che l’interessato non sia stato oggetto di azioni giudiziarie, pignoramenti ed altro, che possono venire a compromettere l’iter formativo della concessione in ordine ad una serie di divieti ostativi,
Nel secondo caso, l’interessato, oltre alla documentazione sotto indicata dovrà produrre tutta la documentazione sanitaria comprovante la natura della sua infermità. Tale circostanza deve essere ben chiara al richiedente in quanto il N.O. alla concessione del finanziamento è deliberato dal Collegio Medico dell’Assicurazione che garantisce il finanziamento concesso dalla banca.
Per tale esigenza, è necessario esaminare quattro casi generalmente più ricorrenti:
- Prestito decennale estinguibile in 120 rate mensili.
- Prestito quinquennale estinguibile in 60 rate mensili.
Gli interessati che desiderano accedere ad uno di questi due tipi di finanziamento devono produrre la documentazione sottoelencata, sottoscrivere tutta la modulistica necessaria, nonché sottoscrivere il contratto di concessione.
- Riliquidazione del prestito decennale (120 rate).
La riliquidazione del prestito può essere concessa qualora sussistano le seguenti condizioni:- alla data della richiesta di riliquidazione, l’interessato deve aver già rimborsato almeno
n.48 rate mensili del precedente contratto; - produrre la documentazione sottoelencata, sottoscrivere tutta la modulistica necessaria,
nonché sottoscrivere il contratto di concessione.
- alla data della richiesta di riliquidazione, l’interessato deve aver già rimborsato almeno
- Riliquidazione del prestito quinquennale (60 rate).
La riliquidazione del prestito può essere concessa qualora sussistano le seguenti condizioni :- alla data della richiesta di riliquidazione, l’interessato deve aver già rimborsato almeno n. 3 rate mensili, per poter verificare se vi siano le possibilità e la convenienza per tale operazione (riliquidazione) o per trasformare il contratto da 5 a 10 anni;
- produrre la documentazione sottoelencata.
Documenti necessari per pensionati all’estero
Due documenti di identità validi tra :
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- passaporto (le prime otto pagine);
- Carta di identità fronte/retro;
- Patente di guida fronte/retro;
- documento di identità estero con foto (carta di soggiorno);
- Tessera sanitaria fronte/retro – oppure vecchio codice fiscale anche se scaduto;
- Certificato iscrizione AIRE (se non posseduto sarà richiesto da questo Ufficio)
- IBAN e BIC Code necessario per bonifici internazionali;
- estratto conto corrente bancario con evidenza dell’accredito della pensione;
- privacy firmata dal cliente sul documento inviato dalla Società Finanziaria.
I bonifici delle liquidazioni delle pratiche sono effettuati sia su c/c estero, purchè sia lo stesso conto dove viene accreditata la pensione.
Possiamo valutare tutti i pensionati con inabilità o invalidità civile tramite l’invio di un certificato medico telematico a cura del medico prescelto che potrà collegarsi al sito: web.avivaitalia.it/toolrvm.
Per tale esigenza, a solo titolo esemplificativo, indichiamo il Dr. GABSI BESSEM – Medecine Gènèralè – 8050 Hammamet – GSM 98 660 011.
Iter formativo e tempi di perfezionamento
- Compilazione e trasmissione modulistica;
- Esame di fattibilità del finanziamento da parte della banca;
- Ricezione nota relativa all’importo massimo erogabile e relativa rateizzazione;
- Firma del contratto (da questa data decorrono minimo 45 giorni per la definizione);
- Accredito in conto corrente su banca estera del finanziamento ricevuto.