Trasferirsi in Tunisia
La persona che desidera trasferirsi stabilmente in Tunisia e quindi prendere la residenza in questo Paese, deve procedere alla formalizzazione di una serie di documenti che si rendono necessari al fine di trascorrere la vita, qui in Tunisia, tranquilla e senza “incidenti amministrativi”.
Un consiglio generalmente, condiviso un po’ da tutti, è quello di trascorrere un settimana o più al fine di conoscere la realtà sociale ed amministrativa di questo Paese, dove si pensa di trasferirsi definitivamente. Il periodo migliore, anche ai fini amministrativi di una futura residenza permanente, è quello che va da ottobre a dicembre di ogni anno.
Durante questo breve soggiorno è possibile conoscere ed ottenere consigli professionali sulle problematiche generali non esclusi eventuali contenziosi in corso nel proprio paese di origine, come affrontarli, come risolverli un volta residenti in Tunisia.
Vediamo ora una sintesi di quelle che sono le problematiche amministrative ed i documenti da produrre nel rispetto delle regole amministrative di questo Paese.
- Partenza dall’Italia
- Arrivo in Tunisia (P.A.01)
- Apertura conto corrente bancario
- Gestione documenti bancari
- Contratto di locazione (P.A.02)
- Cambio di abitazione
- Permesso di soggiorno
- Iscrizione all’AIRE (P.A.03, P.A.06)
- Trasferimento pensione
- Defiscalizzazione pensione (P.A.07)
- Tempi di residenza all’estero
- Certificato di esistenza in vita (CEV) (P.A.04)
- Assistenza sanitaria (P.A.05)
- Rientri temporanei in Italia
- Gestione dei documenti personali
- Rapporti con le banche italiane (P.A.14)
- Restituzione delle addizionali comunali e regionali (P.A.08)
- Rispondenza tra importo lordo annuo della pensione e attestazione bancaria per pagamento tasse in Tunisia (P.A.09)
- Volare Tunisair (P.A.10)
- Trasferire dall’Italia una vettura, acquistare o noleggiare in Tunisia (P.A.11)
- Non siamo né “evasori” né “elusori” (P.A.12)
- Impossibilità di votare per il Sindaco, in qualità di residenti contrubuenti (P.A.13)
Partenza dall’Italia
- E’ necessario il possesso di un passaporto, in corso di validità, rilasciato dalle Autorità italiane;
- Gli interessati possono portare al seguito valuta italiana rispettando le norme che regolano il trasferimento di denaro all’estero. Per tale evenienza consigliamo di consultare il testo del Decreto Legislativo 19.11.2008 n. 195. (art.3). vai al documento
Arrivo in Tunisia (Aeroporto Tunis-Carthage)
- Possesso del passaporto in corso di validità;
- Coloro che portano al seguito valuta estera e desiderano versare i contanti sul conto corrente che apriranno in una banca in Tunisia, devono necessariamente transitare per la Dogana, dichiarando l’ammontare del danaro trasportato, farlo visionare agli agenti della dogana se richiesto;
- La Dogana dell’aeroporto rilascia una ricevuta di “Declaration d’importation des devises en billets de banque”. Tale attestazione è documento necessario ed indispensabile per il versamento dei contanti sul conto corrente bancario. Ricordiamo che la legge bancaria tunisina non consente il versamento di contanti sui conti corrente bancari. I versamenti/trasferimenti possono essere effettuati come indicato (dichiarazione doganale dell’aeroporto di Tunisi) od attraverso bonifico bancario dall’Italia verso la Tunisia utilizzando i modelli di bonifico bancario forniti dalle banche italiane.
Apertura del conto corrente bancario
Il conto corrente bancario può essere aperto anche senza nessun versamento come stabilito dalla legge bancaria tunisina. E’ necessario quindi:
- Possesso del passaporto in corso di validità;
- Firma della modulistica bancaria tra cui la sottoscrizione del documento “ Fiche Personne Politiquement Exposee”;
- La banca rilascia le coordinate bancarie del conto e gli estremi del conto corrente (IBAN e BIC);
- E’ necessario consegnare alla banca una copia del proprio cedolino di pensione od, in alternativa, l’ultimo CUD;
- E’ possibile sottoscrivere una richiesta per l’accesso al proprio conto corrente on line (on banking);
- E’ possibile sottoscrivere una richiesta per il rilascio di una carta di debito sul proprio conto corrente bancario valida in Italia ed all’estero;
- Attraverso una procura, sul modello rilasciato dalla banca, è possibile dare a persona designata (moglie, figli, familiari) l’accesso al proprio conto corrente. Tale procura deve essere legalizzata al Comune di residenza e poi registrata alla Recette des Finances, sempre di residenza.
Nota
Ad Hammamet, per coloro che risiedono in questa città, ma generalmente in Tunisia, è possibile aprire il conto corrente in diverse banche. Consolidata esperienza di rapporti bancari nonché una copiosa casistica di problematiche risolte ci portano a considerare la banca STB (Société Tunisienne de Banque) come la più rispondente alle nostre esigenze anche in considerazione della possibilità di formulare domande e quesiti nella nostra lingua italiana.
La sede STB di Hammamet può essere raggiunta al seguente indirizzo:
Agence Hammamet Medina
Centre Commercial
8050 Hammamet – TUNISIE
chefag.hammametmedina@stb.com.tn
00216 7228069
Nella tabella riepilogativa, consultabile a questo link, sono indicate le principali operazioni bancarie, i relativi costi ed i tempi di perfezionamento delle operazioni.
Gestione documenti bancari
Vediamo ora come effettuare le principali operazioni bancarie.
Prelevamento di contanti in dinari tunisini presso lo sportello
Il prelevamento in contanti presso lo sportello può essere effettuato con la compilazione del modello “ RETRAIT ESPECES” . il modello è già precompilato e quindi l’interessato può scaricarlo e compilarlo eliminando le XXX nelle caselle dove è necessario inserire i dati firmando sotto le voci “pour acquir” e “signature”.
La Banca rilascia la ricevuta “ RECU DE CHANGE “ e consegna il denaro contante.
Prelevamento di contanti in Euro presso lo sportello
Identico al precedente, ma con la differenza che la ricevuta, qualora sia necessario trasferire il contante all’estero, costituisce una vera e propria garanzia della provenienza del denaro portato al seguito. “ AUTORISATION DE SORTIE “ E’ possibile che gli agenti della Dogana chiedano al passeggero in transito se porta valuta al seguito. E necessario in questi casi “confermare il possesso della valuta mostrando la relativa ricevuta”. La somma al seguito deve corrispondere al valore indicato nella ricevuta.
Il denaro in contante, non accompagnato dalla relativa ricevuta, può essere sequestrato dagli agenti della Dogana. Nel rammentare che è vietato esportare dinari tunisini all’estero e che l’ingresso di valuta in contanti deve rispettare quanto già in dicato. (P.A. 01).
Bonifico interno in Tunisia (da conto in Euro a Conto in Dinari)
Questa operazione bancaria viene generalmente effettuata da dagli italiani residenti in Tunisia per pagare mensilmente il canone di locazione o per fare pagamenti a terzi a vario titolo. E’ necessario conoscere che dal conto in Euro al conto in Dinari, per effetto della conversione i giorni di attesa sono in genere minimo 3 (tre). Al contrario se il bonifico è fatto da un conto in Dinari ad un altro conto sempre in dinari, il trasferimento è immediato nella giornata.
Consigliamo di redigere il modello in due copie facendo apporre su di una copia il timbro della banca come richiesta ricevuta.
A partire dal 2024, tutte le attestazioni bancarie relative al rilascio di documenti idonei per il pagamento delle tasse, per il rilascio del permesso di soggiorno ed altro sono gravate da una commissione bancaria pari a 100,ooo TND + IVA (19%).
Il contratto di locazione (P.A.02)
Trovare una bella casa in Tunisia dove vivere, è cosa abbastanza facile. Esistono delle abitazioni veramente belle, vicino al mare od in città. Alcune sono in stile arabo decisamente graziose. Per trovare una casa, che soddisfi i molteplici aspetti della locazione, è consigliabile farsi assistere da una Organizzazione che abbia i requisiti di serietà e correttezza o da persone fidate che esercitano in proprio tale attività.
In questa circostanza è necessario cercare, per quanto possibile, di capire con chi si ha a che fare. Un buon proprietario pronto ad ogni logica assistenza, è certamente auspicabile e concorre ad un rapporto possibilmente duraturo improntato alla mutua assistenza.
Ancora più importante è il contratto di locazione, che costituisce uno dei primi problemi qui in Tunisia. E’ sicuramente uno degli aspetti di vita più delicati che deve affrontare colui che decide di prendere la residenza in Tunisia.
Non esiste un contratto di locazione standard. Nel repertorio delle Leggi della Tunisia esiste:
Loi N° 77-37 du 25 Mai 1977, réglant les rapports entre bailleurs et locataires en a qui concerne le renouvellement de boux d’immeubles ou de locaux à usage commercial, industriel ou artisanal.
L’enunciato stesso della legge evidenzia che tale disciplina è riferita ai locali di uso commerciale e non abitativo.
Per quanto concerne i contratti per i locali di uso abitativo, in pratica ogni proprietario redige un contratto quasi in forma personale dove molte problematiche non sono previste o mal stabilite.
CLAUSOLE CONTRATTUALI SCORRETTE O ILLEGALI
Citiamo alcuni esempi di tali problematiche:
- Viene generalmente proposta una durate di locazione di un anno a tacito rinnovo che conferisce al proprietario una forma di potere non corretto. In sintesi, se il proprietario non è soddisfatto, per vari motivi, locazione durante, su varie problematica, può procedere alla disdetta del contratto medesimo.
- Nei contratti il proprietario richiede all’inquilino un aumento annuo del 5%. Trattai di una regola divenuta praticamente legge che comunque può essere trattata in sede di stesura contratto stess Ad esempio l’applicazione può decorrere dal secondo anno e cosi via. In qualche rarissimo caso il proprietario potrebbe anche rinunciare al 5%.
- In materia di durata è necessario fare attenzione ad alcuni contratti che vengono proposti con la seguente clausola: il contratto dura un anno e potrà essere rinnovato solo con il consenso del proprietario. Tale clausola deve essere tassativamente rifiutata in quanto è in contrasto con l’art. 2 – Code de l’impôt sur le revenue des personnes physiques et de impôt sur le Sociétés – che stabilisce e determina il concetto di dimora stabile ai fine del pagamento delle tasse per i residenti riferito ai 183/184 giorni. In pratica, con tale dicitura il residente potrebbe tornare ad essere turista.
- Alcuni proprietari in aggiunta al citato 5% chiedono, in varie forme, anche il pagamento delle tasse annue che hanno una percentuale variabile del 12% annua. Molti proprietari, al fine di non pagare le tasse chiedono che il contratto non venga registrato alla Recette Des Finances, ma solamente al Comune di residenza. Gravissimo errore. La mancata registrazione del contratto di locazione alla Recette des Finances crea all’interessato problemi per il rilascio del permesso di soggiorno. Ciò non toglie che l’inquilino, autonomamente, può recarsi a registrare il contratto alla Recette des Finances, senza accennare nulla al proprietario che verrà a conoscenza della registrazione u comunicazione della Recette des Finance Questo ovviamente comporterà successive discussioni che si consiglia di evitare. Più correttamente si consiglia di rappresentare quanto sopra al proprietario.
A tal fine è necessario soffermare l’attenzione degli utenti sull’importanza della registrazione del contratto di locazione alla Recette des Finances. Durante la gestione del trasferimento della pensione dall’Italia alla Tunisia, l’INPS competente per residenza, non pagando nell’anno di competenza gli arretrati irpef, mette l’interessato nelle condizioni di richiedere i medesimi all’ A.E. Polo Unico di Pescara. Tali istanza deve essere necessariamente corredata dall’ attestazione di residenza fiscale rilasciata dalla Recette des Finances – Bureau de Contrôle. Questo documento si ottiene presentando apposita domanda alla quale, oltre agli altri documenti, deve essere allegata la copia del contratto di locazione registrato alla Recette des Finances. La mancata registrazione del contratto comporta il mancato rilascio dell’attestazione, senza la quale non è possibile richiedere gli arretrati all’A.E. di Pescara. - Molti proprietari inseriscono nel contratto la seguente clausola: nel caso l’inquilino decida ti recedere dal contratto, in via anticipata, rispetto alla naturale scadenza del contratto è tenuto al pagamento in una unica soluzione dei mesi restanti fino alla fine del contratto.
Tale clausola e vessatoria ed illegale, ma diventa operativa una volta sottoscritta, deve quindi essere tassativamente rifiutata.
- Altra clausola estremamente negativa è la seguente: in caso di smottamento del terreno e nel caso si vengano ad evidenziare cedimenti strutturali dell’immobile il proprietario non potrà essere ritenuto responsabile. E’ noto che molti costruttori di case, qui in Tunisia, sono di estrazione “fai da te” i quali, per incapacità o meglio ancora per risparmiare, usano mettere in opera le fondamenta della casa sul terreno nudo ovviando alla mesa in opera del cosiddetto “vespaio” sottostante utile ad arginare l’umidità ed ad ovviare a qualsiasi cedimento. E’ certamente da sconsigliare l’inserimento di questa clausola nel contratto di locazione.
- In caso i coniugi (marito + moglie) legalmente sposati decidono entrambi di prendere la residenza in Tunisia e traferire, quindi, entrambe le pensioni, il contratto di locazione deve essere intestato a tutti e due.
DEPOSITO DI GARANZIA
- Altro problema spinoso è la restituzione del deposito cauzionale che spesso determina vere e proprie diatribe con i proprietari. In questo caso è necessario dettagliare il modo ed i termini della sua restituzione.
- Alcuni proprietari inseriscono delle clausole scorrette circa la restituzione del deposito di garanzia pretendendo che tale deposito, al momento della restituzione, oltre ad essere decurtato di eventuali fatture (acqua+luce+gas) non pagate dall’inquilino, almeno che, quest’ultimo, con fatture alla mano, dimostri il contrario, dovrà altresì essere decurtato delle spese sostenute dal proprietario, per la ripulitura dei locali. Assurda clausola. Il proprietario deve consegnare, come poi sottoscriverà, nel contratto medesimo, di consegnare l’appartamento abitabile ed in perfette condizioni igeniche ed abitative.
In questi casi è possibile inserire che il deposito cauzionale potrà essere utilizzato al pagamento delle ultime mensilità prima del rilascio dell’appartamento.
IMPIANTI ED ACCESSORI
- Non esiste nessuna responsabilità di legge, da parte dei proprietari, per il corretto funzionamento degli impianti di gas, riscaldamento, condizionamento aria ed energia elettrica. Per questa problematica è necessario fare molta attenzione al sopralluogo prima di procedere alla sottoscrizione del contratto di locazione.
Durante il sopralluogo è necessario verificare se l’appartamento è dotato di un contatore di elettricità per il solo appartamento o se invece esiste un contatore generale che comporta la ripartizione dei consumi con altri eventuali appartamenti. In questo caso è necessario fare bene attenzione e prendere accordi precisi con il proprietario.
Nota
Queste sopra enunciate sono le principali e ricorrenti note da osservare attentamente in sede di sottoscrizione dei contratti di locazione.
Al fine di ovviare a tutta una serie di problemi è nostra consuetudine far firmare al proprietario due modelli che deve sottoscrivere prima della stesura del contratto di locazione:
a – Modello raccolta dati. Necessario ed indispensabile per la redazione del contratto di locazione.
b – Dichiarazione di responsabilità rilasciata dal proprietario sull’esistenza di apparecchiature e loro funzionalità e dichiarazione di funzionalità degli impianti esistenti, nonché elenco dei mobili e arredi.
Come pagare le rate mensili dell’affitto.
Il pagamento della rate mensile dell’affitto può essere effettuato in due modi:
- pagamento con bonifico bancario. E’ sicuramente il modo migliore che risulta probatorio e tracciabile per ogni evenienza di sicurezza e di controllo.
- pagamento in contanti. Generalmente preferito dai proprietari, ma nonostante tutto, rimane sempre un po’ anonimo. L’esperienza ha dimostrato, in molti casi, che il bonifico bancario è da preferire. In ogni caso, per i pagamenti in contanti e meglio far sottoscrivere, all’atto della consegna del denaro, apposita ricevuta.
- Odine continuativo di pagamento. Dura 1 anno e deve essere tassativamente rinnovato pena la decadenza. In pratica, l’interessato può chiedere alla banca che, in forma continuativa, paghi, ogni mese, l’affitto della propria abitazione prelevando direttamente dal conto corrente (bonifico continuativo) l’importo dovuto. Tale operazione si rivela particolarmente utile nei casi di assenza dalla Tunisia.
Consigliamo gli interessati a diffidare ed a non accettare copie di contratti di locazione rilasciati dai proprietari e dalle agenzie immobiliari e tantomeno lasciare acconti in denaro a queste ultime.
Il prezzo della locazione è congruo?
Argomento difficile, dato che la richiesta di denaro non è commisurata a parametri di valore dell’immobile o di mercato, ma da esigenze strettamente legato alle necessità del proprietario, in sintesi vale l’antico detto “prendere o lasciare”. Il prezzo delle locazioni varia dalla stagione invernale a quella estiva. Cercare una casa in locazione nei mesi estivi, quando i prezzi lievitano non è consigliabile. Anche l’ubicazione è importante. Case in centro città o sul mare possono, speso rivelarsi costose.
E’ necessario inoltre considerare, anche se non ammesso da nessuno, che le Agenzie immobiliari, oltre alla mensilità che chiedono all’inquilino ed al proprietario, alla stipula del contratto, hanno con quest’ultimo rapporti di commissioni, sul prezzo di locazione mensile, che fanno lievitare lo stesso in modo assai scorretto.
Procedura per la registrazione del Contratto di locazione
Numero delle copie
La mancata redazione del numero corretto delle copie da registrare può causare problemi. Vediamo quello che è l’impiego delle copie stampate:
- 2 copie – alla Recette des Finances, in sede di registrazione;
- 1 copia – alla Recette des Finances – Bureau de Contrôle;
- 1 copia – al proprietario;
- 1 copia – alla Polizia;
- 1 copia – alla Banca;
- 1 copia – da inviare all’INPS competente per territorio;
- 3 copie – al titolare per altri usi.
Il totale è di 10 copie.
Se il titolare ha il coniuge a carico, il numero delle copie sale a 12.
Registrazione presso il Comune di residenza
E’ la prima registrazione necessaria. Devono intervenire alla firma entrambe le parti: proprietario e inquilino. E’ necessario esibire documenti personali CIN/Passaporto. E’ importante che il proprietario consegni, al funzionario del Comune, copia originale delle tasse municipali pagate dell’ultimo anno. Tale condizione è tassativa. La mancata presentazione di tale documento non consente la registrazione del contratto.
Registrazione presso la Recette des Finances
Tutte le copie registrate al Comune devono essere consegnate alla Recette des Finances per la loro registrazione. In questa occasione il locatario è tenuto a pagare la tassa di registrazione. Ottenuta questa registrazione il contratto è conforme alle leggi vigenti.
Procedura per il recesso del contratto di locazione.
L’inquilino che desidera recedere dal contratto di locazione deve dare comunicazione al proprietario nei termini e nei modi previsti dal contratto stesso. Al di là di clausole assurde e vessatorie, come abbiamo già descritto, la disdetta deve essere preceduta da una comunicazione scritta a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno almeno due mesi prima rispetto alla data di abbandono dei locali. Successivamente è necessario redigere il contratto di disdetta. Tale contratto deve essere necessariamente registrato al Comune, con la presenza delle parti (inquilino + proprietario) e successivamente alla Recette des Finances.
Registrazione contratti e pagamento tasse annuali
Deve necessariamente essere rammentato che la Recette des Finances (ad eccezione del primo contratto di locazione, destinato a ottenere la residenza in Tunisia, che è sostenuto dal decreto di “ Non Imposition Fiscal ”, per le successive registrazioni richiede la copia delle tasse pagate dell’anno fiscale.
La copia originale del contratto di locazione
Desideriamo segnalare l’importanza, per gli italiani residenti in Tunisia, di possedere una copia originale del contratto di locazione registrato al Comune e poi alla Recette des Finances. Molte Agenzie Immobiliari, nel corso della stesura del contratto di locazione, commettono spesso una serie di errori che possono così riassumersi:
- Mancata redazione del numero corretto delle copie del contratto. (spesso l’interessato riamane privo di una copia originale o riceve una fotocopia dell’originale praticamente inutile e di nessun valore legale.
- Redazione delle copie conformi, possedendo l’originale, che in ogni caso va mostrato agli addetti alla registrazione degli atti del Comune di residenza.
- Smarrimento dell’originale. In questo caso è necessario recarsi agli uffici della Recette des Finances, riempire apposito modello, richiedendo il rilascio di una copia originale che sarà utile per richiedere, successivamente, altre copie conformi.
Capita frequentemente, che per una serie di motivazioni, destinate all’acquisizione di varie attestazioni pubbliche, sia necessario esibire copia originale del contratto di locazione. In mancanza, le attestazioni non vengono rilasciate. (= attestazione di residenza fiscale, chiusura e riapertura di vecchio e nuovo contratto di locazione ed altro). Consigliamo di fare attenzione a questa problematica.
Cambio di abitazione – comunicazioni
Nel caso l’interessato desideri cambiare la propria abitazione, per vari motivi, il più consueto consiste nella ricerca di una nuova abitazione più consona alle proprie esigenze, è necessario procedere come segue:
- Dare disdetta scritta entro i termini stabiliti contrattualmente;
- Compilazione del contratto di disdetta (Contrat de resiliation du bail), nel quale deve essere specificato che contestualmente alla firma nel Comune di residenza, il proprietario della abitazione deve restituire il deposito cauzionale. In tale occasione, l’affittuario deve consegnare le fatture delle utenze pagate ( Steg = luce + gas ; Sonede = acqua) fino alla data del rilascio dell’appartamento;
- Il contratto di disdetta deve essere registrato alla Recette des Finances con le stesse modalità del nuovo;
- Il cambio di indirizzo va comunicato ai seguenti Enti:
-
- Ambasciata d’Italia a Tunisi – Ufficio AIRE;
- Polizia del Governatorato, solo se il nuovo indirizzo comporta il cambio della città di residenza;
- Per i residenti ad Hammamet è la Polizia di Nabeul che cura gli stranieri;
- Comunicazione alla banca per l’aggiornamento dell’anagrafica.
- Comunicazione a Citi Bank per l’aggiornamento dell’anagrafica;
- Comunicazione all’INPS, competente per territorio, per l’aggiornamento dell’anagrafica.
Permesso di soggiorno
Permesso di soggiorno del titolare ( di pensione italiana)
E’ il documento, unitamente al passaporto, all’iscrizione AIRE ed al contratto di locazione, che testimonia la residenza in Tunisia e la perdita della residenza italiana. Il permesso di soggiorno viene rilasciato dalla Polizia del Governatorato (per i residenti ad Hammamet è la Polizia di Kharrouba, Ufficio stranieri sulla strada che porta a Nabeul) dietro presentazione dei seguenti documenti:
- Modello permise de sejour (compilato in 2 copie). Questo modello è scritto in arabo ed in francese. Si consiglia di far compilare il modello da Organizzazioni qualificate;
- Attestazione bancaria con le coordinate ed il nome dell’intestatario del conto (originale + copia);
- Contratto di affitto (originale + copia, registrato alla Recette des Finances);
- N. 4 fotografie a colori formato tessera;
- Ricevuta originale + copia di pagamento di TND 150,ooo dinari tunisini rilasciata dalla Recette des Finances;
- N.2 fotocopie a colori della pagina del passaporto che mostra la foto e tutte le pagine dove sono stati apposti i timbri di Entrata ed Uscita dalla Tunisia;
La polizia rilascia il primo permesso di soggiorno (carte de sejour provisoire) e, successivamente, appone su una pagina del passaporto italiano l’attestazione di residenza, quando consegna la carta di soggiorno definitiva. Questo permesso provvisorio, anche se ha la scadenza di un mese, è praticamente valido fino alla concessione del primo definitivo.
Vai al documento 6.
Permesso di soggiorno del coniuge a carico (non titolare di pensione)
Quando l’interessato si trasferisce stabilmente in Tunisia, prendendo la residenza in questo Paese e trasferendo anche la sua pensione, viene accompagnato dal coniuge, che si trova nelle condizioni di non percepire pensione contributiva, si rende necessario, da parte del titolare, di fare una attestazione di Prise en charge al coniuge al fine di metterlo nelle condizioni di ottenere la residenza.
Il documento della Prise en charge, una volta compilato, deve essere legalizzato al Comune di residenza e successivamente registrato alla Recette des Finances in quattro copie originali.
Vai al documento di Prise en charge temporanea.
Acquisito questo documento, il coniuge, insieme alla richiesta della carta di soggiorno del titolare, deve allegare i seguenti documenti:
- Prise en charge ( 2 copie);
- N. 4 fotografie a colori formato tessera;
- N.2 fotocopie a colori della pagina del passaporto che mostra la foto e tutte le pagine dove sono stati apposti i timbri di Entrata ed Uscita dalla Tunisia;
- Ricevuta originale + copia di pagamento di TND 150,ooo dinari tunisini rilasciata dalla Recette des Finances;
- N. 2 copie del contratto di matrimonio, con allegate copie della traduzione in francese;
- N. 2 copie contratto di locazione;
- N. 2 copie del permesso di soggiorno del titolare, se già in possesso.
Il permesso di soggiorno provvisorio (Carte de sejour provisoire)
A seguito della presentazione della domandam intesa ad ottenere il rilascio del permesso di soggiorno, la Polizia di Kharrouba – Bureau des Etrangers, rilascia una carta di soggiorno provvisoria che ha una validità di 3 mesi dalla data di rilascio, ma in pratica la carta di soggiorno provvisoria è valida fino al rilascio di quella definitiva.
Il permesso di soggiorno definitivo
Il permesso di soggiorno definitivo, viene rilasciato sempre dalla Polizia di Kharrouba. Per il ritiro di tale documento è necessario avere al seguito il passaporto originale, sul quale la Polizia appone il timbro di residenza su una pagina del passaporto medesimo. E’, inoltre, necessario avere al seguito una marca da bollo, acquistata alla Recette des Finances, di 10,ooo TND ( in caso di primo rinnovo). Per i rinnovi successivi la marca da bollo è invece di 30,ooo TND. Il permesso di soggiorno viene generalmente rilasciato di 2 anni in 2 anni.
Iscrizione all’AIRE (Anagrafe e censimento degli italiani residenti all’estero), (P.A.03, P.A.06)
Vai al documento 7.
La legge 2.10.1988 n. 470 al Capo I art. 6.1, così recita:
“6.1. I cittadini italiani che trasferiscono la loro residenza da un comune italiano all’estero devono farne dichiarazione all’ufficio consolare della circoscrizione di immigrazione entro novanta giorni dalla immigrazione”.
Sull’utilità, le motivazioni e le considerazioni di tale provvedimento che non ha nessuna forma di tutela, ma in sostanza è solo una forma di controllo dell’A.E. rimandiamo la lettura alle note successive.
In Tunisia, l’Ufficio consolare per l’iscrizione all’AIRE risiede presso l’Ambasciata d’Italia a Tunisi al seguente indirizzo:
1, Rue de Florence
1002 Mutuelleville, TUNIS
00216 31321811
00216 71892811
Orari di apertura al pubblico: 09.00 – 11,30 (chiuso il mercoledì)
(attualmente chiusa per pandemia Covid-19)
Trasferimento della pensione dall’Italia alla Tunisia
Il trasferimento della pensione dall’Italia alla Tunisia è regolato dalla Legge 25.05.1981 n.388. La compilazione dei documenti necessari all’iter formativo, nonché la relativa trasmissione degli stessi in Italia è abbastanza complessa. Consigliamo di farsi assistere da Organizzazioni qualificate che operano nel campo con una piena e completa professionalità.
Vai al documento 8.
- Si consiglia, in ogni caso, di trasmettere tutta la documentazione alla Sede INPS competente per territorio, inviando il plico con posta raccomandata e ricevuta di ritorno o seguire il metodo RAPID POST che rilascia in ogni caso tracciatura certa del giorno, dell’ora e della persona che ha ricevuto il plico, accedendo al sito della Società oltre alla ricevuta di ricezione legalmente valida;
- Si consiglia, inoltre, di procedere all’acquisizione del codice SPID, se non si possiede, il PIN dispositivo che consente all’interessato di poter accedere alla propria posizione verificando la regolare erogazione e trasmissione della pensione oltre alle variazioni operate dall’INPS sulla medesima.
- Entrerà in uso, nei prossimo mesi, lo SPID, la nuova identità personale per accedere ai servizi della pubblica amministrazione. Per tale esigenza, l’INPS ha pubblicato sul suo portale le spiegazioni e le procedure da adottare per il suo ottenimento, utile a controllare il regolare pagamento delle competenze pensionistiche di noi tutti. Tale procedura, inoltre, diventa essenziale per l’ottenimento dell’iscrizione all’AIRE presso la nostra Ambasciata d’Italia a Tunisi.
Vai alle pagine dei siti web :
Defiscalizzazione della pensione (P.A.07)
L’art. 3 del DPR 917/86 definisce quelle che sono le regole di tassazione dei soggetto residenti e non residenti in Italia.
- I soggetti non residenti in Italia devono dichiarare, sempre in Italia, solo i redditi ivi prodotti;
- Al fine di evitare la doppia tassazione del reddito, l’Italia ha stipulato, con alcuni paesi esteri, delle Convenzioni che disciplinano la materia. Nel caso della Tunisia l’art. 18 della Convenzione Italia-Tunisia (Legge 388 del 25.05.1981) così recita:
“Fatte salve le disposizioni del paragrafo 2 dell’art. 19, le pensioni e le altre remunerazioni analoghe, pagate ad un residente di uno Stato contraente in relazione ad un cessato impiego, sono imponibili soltanto in questo Stato“
- La tassazione in Tunisia, sulle pensioni trasferite dall’Italia, è operata sul solo 20% dell’ammontare annuo lordo convertito in TND, dinari tunisini, mentre l’80% sempre dell’ammontare annuo lordo è considerato esente da tassazione. Sul 20% la tassazione è applicata a scaglioni di reddito come segue:
Tempi di residenza all’estero
La legge fiscale tunisina, ai fini della tassazione, prevede il pagamento dei tributi in Tunisia solo con un limite minimo di sei mesi di residenza fiscale nel territorio tunisino in accordo con quanto disposto dalla Convenzione di sicurezza sociale tra Italia e Tunisia stipulata a Tunisi il 7 dicembre 1984, ratificata con la legge 7 ottobre 1986, n. 735 e confermata dall’Accordo amministrativo del 23 marzo 1987, è entrata in vigore il 1° giugno 1987.
Vai al documento 9.
La normativa vigente prevede la residenza in Tunisia almeno di 183 giorni e 184 per gli anni bisestili non continuativi nell’anno fiscale di competenza. Il giorno di partenza dalla Tunisia non si computa mentre invece si computa il giorno di arrivo.
Convenzione Italia/Tunisia (n. 388 del 25.05.1981), “Centro degli interessi vitali”. (art. 4 della Convenzione) (P.A. 06).
La residenza fiscale in Tunisia deve tener conto dell’art. 4 della Convenzione 388/1981 che individua quelli che sono “gli interessi vitali”.
Trasferire la residenza all’estero legalmente non comporta problemi. La normativa europea consente che il singolo cittadino possa risiedere liberamente nella comunità europea, ma anche nei paesi extra UE. Il contenuto di questa norma comporta una serie di considerazioni e di riflessioni tra le quali le più importanti sono:
Deve intendersi centro degli interessi vitali la propria vita di lavoro, ma anche gli affetti familiari considerati i più vitali e familiari.
Secondo l’interpretazione della legge, chi lascia la moglie ed i propri familiari in Italia non può affermare, fiscalmente parlando, che il proprio centro degli interessi vitali sia in Tunisia e non in Italia.
Sul contenuto vessatorio ed abominevole di questa norma, sicuramente voluta dall’A.E. Rimane l’onere, per l’interessato, di documentare con una separazione legale o meglio ancora con un divorzio la sua situazione personale. Ove sia chiaro che l’interessato paga degli emolumenti stabiliti da un sentenza.
Ed i figli? Quelli che forse non hanno avuto la fortuna di ottenere un lavoro stabile o meglio ancora che non hanno i mezzi necessari per pagare il fitto di una locazione? Non fanno parte dei nostri interessi vitali? Solo la moglie o la ex-moglie? Oppure dobbiamo assurdamente considerare che i nostri figli non facciano parte dei nostri interessi vitali? Ripetiamo la norma è abominevole, se si considera che il cambio favorevole, il costo della vita, una maggiore disponibilità finanziaria, dovuta ad una tassazione più equa, ben lontana da essere recepita dai nostri governi, consente agli interessati, che sono stati etichettati “emigranti“ nella circolare del ministero della Sanità, in materia di assistenza sanitaria, di aiutare i propri familiari in un Paese che, comunque, è governato dall’Agenzia delle Entrate.
Certificato di esistenza in vita (CEV), (P.A.04)
(D.P.R. n. 445 del 28.12.2000).
Vai al documento n.10.
Come è noto, dal 1 febbraio 2012, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) si è affidato al gruppo Citibank per il servizio di pagamento delle prestazioni pensionistiche per i beneficiari che risiedono all’estero. Per espressa richiesta dell’INPS il gruppo Citibank richiede, al cittadino residente all’estero, il rilascio del Certificato di Esistenza in vita (CEV) con le modalità che fanno oggetto delle presenti indicazioni.
Tali informazioni sono deducibili dalla lettura del sito: www.citi.com che in merito al problema così scrive:
“Citi invierà i moduli per certificare l`esistenza in vita esclusivamente ai Pensionati residenti nelle suddette Aree Geografiche (nel sito sono antecedentemente indicate le aree geografiche che vengono di volta in volta incluse ai fini delle vari Campagne di certificazione indette). Si precisa che alcuni Pensionati residenti nelle Aree Geografiche citate potrebbero essere stati esclusi dalla Campagna su istruzioni di INPS.
Le ricordiamo che è possibile contattare il Patronato o Consolato più vicino per l`invio telematico del modulo di certificazione dell`esistenza in vita tramite il Portale Agenti di Citi. Tale modalità di trasmissione sostituisce l’invio tramite posta ordinaria e le consente di avere immediata conferma che il Modulo è stato ricevuto ed è in corso di validazione”.
Nelle istruzioni alla compilazione, allegate al modello ricevuto dai pensionati è indicata la presente nota:
In allegato a questa comunicazione troverà il Modulo di Dichiarazione di Esistenza in Vita. Il completamento di questa dichiarazione e la sua consegna a Citi, secondo le istruzioni fornite, farà sì che continuerà a ricevere il pagamento della pensione fino alla prossima campagna di Dichiarazione di Esistenza in Vita.
Il Modulo di Dichiarazione di Esistenza in Vita è unico per ciascun pensionato e destinato ad essere utilizzato esclusivamente dallo stesso. Non può essere fotocopiato o condiviso. Qualora abbia bisogno di ricevere un ulteriore Modulo di Dichiarazione di Esistenza in Vita, La preghiamo di contatare il Servizio di Supporto ai Pensionati INPS di Citi. Non è necessario recarsi presso una filiale Citi. Il Servizio di Supporto ai Pensionati INPS è disponibile a fornirle qualsiasi chiarimento, anche con riferimento ai moduli richiesti.
Il mancato ricevimento da parte di Citi del Modulo di Dichiarazione di Esistenza in Vita debitamente compilato, firmato, datato e corredato dalla Documentazione di Supporto (fotocopia di un documento d’identità valido munito di foto, come un passaporto, carta d’identità o patente di guida) potrebbe causare la sospensione del pagamento della sua pensione a partire dalla data sotto citata. Le istruzioni per il corretto completamento del Modulo di Dichiarazione di Esistenza in Vita sono specificate qui di seguito.
Abbiamo avuto occasione di scrivere, a seguito di vari disguidi occorsi per la mancata ricezione di questo “modello originale” che viene ricevuto e ritrasmesso per posta ordinaria, un quadro generale delle difficoltà di recapito postale qui ad Hammamet, ma che si presume identico in altre località della Tunisia è qui brevemente riassunto.
Ricevere la posta in Tunisia, non è cosa facile. In Hammamet ci sono molte strade e vicoli senza nome, scarsa o pressoché inesistenza di numeri civici. Il postino, colui che porta la posta a casa, è un illustre sconosciuto che non indossa nessuna divisa e solo dopo molto tempo riesce a riconoscere le persone che abitano in una e nelle altre case. In questa situazione, ricevere il Certificato di Esistenza in Vita appare assai difficile.
Quanto sopra esposto induce ad una serie di riflessione sui punti fondamentali di questo iter:
- ricezione e conseguente restituzione a mezzo posta ordinaria;
- in caso di mancato recapito Citi Bank trasmette copia del CEV via @mail;
- in caso di mancata restituzione del CEV viene sospesa l’erogazione della pensione.
Le Considerazioni.
Poiché la mancata ricezione o restituzione di tale documento costituisce elemento negativo che determina la sospensione della pensione al cittadino residente estero, si rimane oltremodo perplessi sulla validità di questa prassi che vede affidare un documento così importante al normale servizio di posta ordinaria. Tale considerazione viene maggiormente ad essere avvalorata da fatto che la stessa Citi Bank scrive che, in caso di mancato recapito del documento, è pronta ad un successivo invio tramite posta @mail.
La sospensione dell’erogazione della pensione, qui in Tunisia, è un fatto grave, se si considera che, nonostante l’apporto ingente di denaro nelle casse delle banche tunisine, esse non elargiscono nessun microcredito ai residenti italiani.
Tornando alla certificazione dell’esistenza in vita, sembra da tutti dimenticato, anche dagli Enti pubblici, il D.P.R. 445 del 28.12.2000 consente l’emissione in autocertificazione di tale documento. Nel quadro di una decantata “semplificazione delle procedure amministrative” vanto di varie fazioni politiche, tale semplificazione non esiste.
Si ha motivo di ritenere che le modalità destinate alla risoluzione del problema della Dichiarazione del Certificato di esistenza in Vita (CEV) potrebbero essere risolte forse con un sistema meno contorto e più sicuro.
Esaminiamo ora questo documento.
Il Certificato di Esistenza in Vita, comunemente abbreviato in CEV, è un documento che deve essere compilato dal pensionato ogni anno solare.
Il documento è trasmesso da Citi Bank che risulta essere la banca affidataria dall’INPS alla gestione di questo servizio. Ogni anno Citi Bank trasmette, all’indirizzo estero, di ogni pensionato tale documento per la sua compilazione e restituzione.
La gestione di tale documento che risulta essere molto importante dato che la mancata restituzione a Citi Bank od il suo eventuale smarrimento comporta, da parte della Banca, la sospensione dell’erogazione della pensione, con successivo ripristino della regolare erogazione solo dopo il corretto ricevimento di tale documento.
Consigliamo la seguente procedura per una corretta restituzione di tale Certificato.
- compilazione del CEV;
- compilazione e certificazione da parte del Funzionario del Comune; (E’ necessario avere al seguito il proprio passaporto);
- scannerizzazione del CEV dopo la sua compilazione;
- spedizione del CEV unitamente ad una copia del passaporto a Citi Bank;
il certificato va restituito a Citi Bank tramite il seguente indirizzo:
Citi Bank – P.O. Box 4873, Worthing BN99 3BG, United Kingdom
per la spedizione consigliamo vivamente di utilizzare il servizio postale di Rapid Post, che consente la tracciatura della spedizione fino alla sua consegna; - una volta spedito il documento, si consiglia di scannerizzare anche la ricevuta di Rapid Post che è un foglietto di colore celeste;
- trasmettere via email:
- il certificato compilato e scannerizzato;
- copia del passaporto;
- copia della ricevuto di Rapid post;
- inviare tutta la documentazione al seguente indirizzo mail: PENSIONATI.RISPOSTA@citi.com
- Citi Bank risponde di riscrivere dopo circa 10 gg. ed a tale nota segue una ulteriore comunicazione che dichiara “ il CEV è stato ricevuto e validato”;
- stampare e conservare come ricevuta questa messaggio mail.
Assistenza sanitaria in Tunisia (P.A.05)
La residenza fiscale e reale degli italiani, qui residenti, è disciplinata dalla Convenzione n. 388 del 25 maggio 1981 la quale stabilisce che i pensionati INPS possono accedere all’assistenza sanitaria locale CNAM (Caisse Nationale d’ Assurance Maladie) ottenendo l’assistenza sanitaria
La condizione dei pensionati ex INPDAP è ancora più grave. Essi sono esclusi totalmente da ogni assistenza sanitaria in Tunisia. Ancor più grave risulta essere il comparto Italia dove la Circolare del Ministero della Sanità – Dipartimento Professioni Sanitarie, Risorse Umane e Tecnologiche in Sanità e Assistenza Sanitaria di competenza statale n. 1000.V-19/833/630 dell’11.11.1996 la quale assicura, agli italiani per 6 mesi di residenza temporanea in Italia (ricordiamo che gli stessi per avere la residenza fiscale in Tunisia devono permanere in questo territorio almeno 183/184 giorni non consecutivi), una assistenza sanitaria solo in casi di urgenza. Recita il testo “l’Assistenza Sanitaria è limitata alle prestazioni ospedaliere urgenti per un massimo di 90 giorni nell’anno solare.”
E necessario considerare che molti iscritti al fondo INPS con la costituzione del FONDO INPDAP istituito con il DL n. 479 del 30.06.1994 sono stati transitati d’Ufficio dal Fondo INPS a quello INPDAP perdendo l’assistenza sanitaria di cui alla citata convenzione 388/1981 all’estero.
Ne consegue una disparità di trattamento assistenziale sanitario nei confronti degli italianiresidenti che sono iscritti al Fondo ex – INPDAP.
Vai al documento n.11.
Rientri temporanei in Italia
Coloro che per vari motivi desiderano rientrare in Italia, per brevi o lunghi periodi, nel rispetto della permanenza in Tunisia dei 183 giorni, devono tenere presente alcune indicazioni importanti:
- E’ necessario quando si effettua il controllo della formalità, in uscita da questo Paese, di essere provvisti di una marca da bollo di 60,ooo dinari tunisini (TND) che l’Autorità di Polizia deve apporre sul passaporto. La marca si può acquistare od alla Recette des Finances o direttamente all’aeroporto agli sportelli bancari che sono operativi h/24;
- Il possesso di valuta estera (EURO od altro) deve essere necessariamente accompagnato da una ricevuta della banca che autorizza l’esportazione di valuta (Autorisation de sortie). E’ necessario fare molta attenzione alla necessità di possedere tale documento e che il denaro che si porta al seguito deve corrispondere esattamente al valore indicato nella ricevuta. In mancanza di tale documentazioni gli agenti della Dogana, preposti al controllo, potrebbero procedere al sequestro della somma;
- Deve essere fatta puntuale attenzione a non esportare valuta locale, cioè dinari tunisini, vietato dalle leggi locali;
- I suddetti obblighi si applicano ai residenti.
Gestione dei documenti personali di riconoscimento
La gestione dei documenti personali, fatta eccezione per quelli che riguardano le autovetture, è limitata a due documenti:
- Il passaporto. E’ necessario fare attenzione alla scadenza di questo documento, che può essere rinnovato sia in Italia che in Tunisia. Si consiglia di rinnovare il passaporto in Tunisia procedendo a rinnovo almeno due mesi prima della sua scadenza. L’Ambasciata d’Italia a Tunisi è l’Ente proposto a tale rinnovo. I documenti da presentare ed i costi da sostenere sono indicati nel sito web dell’Ambasciata.
- Il permesso di soggiorno. Il rinnovo del permesso di soggiorno deve essere presentato all’Autorità di Polizia – Ufficio per gli stranieri (Polizia di Nabeul) almeno uno o due mesi prima della sua scadenza.
Rapporti con le banche italiane dopo il trasferimento in Tunisia (P.A.14)
Essendo residenti in Tunisia, il rapporto con le banche italiane diventa difficile ed anche scorretto. Su questa problematica è necessario considerare i diversi aspetti sottoelencati:
- Possesso di un conto corrente bancario in Italia precedentemente alla residenza estera
In questa circostanza la Banca può adottare le seguenti iniziative: a) trasferire il conto corrente in una filiale dove esiste l’Ufficio Estero e contemporaneamente cambiare il conto corrente da “residenti” a “ non residenti”. Questo comporta in cambio dell’anagrafica (indirizzo e Paese di residenza) ed il diverso trattamento di costi del conto corrente con un spesa trimestrale che è ± di 50,00 Euro ogni trimestre. La carta di credito o viene ritirata o non rinnovata alla scadenza e trasformata in carta di debito con la quale alcune operazioni non si possono fare.
E’ necessario considerare che i bonifici in “ arrivo e partenza” su questi conti possono necessitare, da parte della banca, della compilazione della dichiarazione di cui al d.Lgs.n.231/2007 (obblighi di adeguata verifica della clientela) e della L. 95/2015 (attestazioni fiscali ai fini dello scambio automatico di informazioni). Documentazione destinata a chiarire da dove provengono i fondi trasferiti e della loro natura.
Nel caso b) adottato, in genere, da banche minori, il cliente può essere “invitato” a chiudere il conto od alla sua naturale scadenza chiuso con il rilascio di assegno circolare in presenza di fondi. - Apertura di un conto corrente bancario in Italia per non residenti.
Valgono le stesse regole di cui al punto 1).Risulta evidente che trattasi di politica bancaria e non di leggi o normative. In considerazione del fatto che le pensioni non vengono più accreditate sui conti bancari nazionali ma esteri la banca viene a perdere ingenti quantitativi di denaro. Ancora più assurda è la procedura di “adeguata verifica” la quale viene operata sui fondi movimentati, che alla loro origina fiscale non sono altro che propri emolumenti erogati dall’INPS quando il titolare si trova nella posizione di quiescenza.
Restituzione delle addizionali comunali e regionali sostenute nell’anno di competenza (P.A.08)
Per quanto “assurda” e per certi versi “grottesca“ si rimanda la problematica alla lettura della Risoluzione del 21.09.2007 n. 261 dell’Agenzia delle Entrate – Direzione Centrale Normativa e Contenzioso, consultabile sul sito INPS.
Val al documento n.12.
Rispondenza tra l’importo lordo annuo della pensione, indicato nel CUD, per l’anno di competenza e l’attestazione bancaria rilasciata dalla banca tunisina per il pagamento delle tasse in Tunisia. (P.A.09)
Questo è un problema ancora irrisolto e solo attraverso un’azione comune si può tentare di risolverlo.
Molti pensionati, a vario titolo, non ultima la cessione del 1/5, ricevono la pensione decurtata alla fonte di trattenute varie. Questo ingenera un differenza di importi su quelli indicati nel CUD e quelli ricevuti sul conto corrente estero. Nel ribadire che per il pagamento delle Tasse in Tunisia fa titolo la dichiarazione rilasciate dalla banca è altresì vero che tale differenza permane. Inoltre, come qualcuno afferma erroneamente, eventuali versamenti integrativi non sono considerati, dato che ai sensi della Convenzione n. 388 del 25.05.1981, solo i trasferimenti dell’INPS vengono computati per il pagamento delle tasse.
Volare Tunisair (P.A.10)
Senza cadere in situazioni di propaganda sfavorevole è opportuno considerare che esistono una serie di differenze nel trasporto aereo assicurato da TUNISAIR e ALITALIA la cui scelta resta legata alla volontà del passeggero di scegliere l’una o l’altra Compagnia Aerea.
Nel recente quadro di questa pandemia, dovuta al Covis-19, ma non solo, la puntualità dei vettori e la conferma dei voli, prima e dopo aver pagato il biglietto aereo, è stata totalmente stravolta. Questo ingenera una totale insicurezza, da parte dei passeggeri, che non riescono più a gestire e conciliare le loro esigenze con questa situazione oltre all’imposizione di giorni di quarantena ed esami sanitari la cui mancanza preclude in trasporto medesimo.
A tal fine, difronte a ritardi, divenuti ormai cronici, giova segnalare che le compagnie aeree che non hanno aderito al Regolamento CE n. 261/2004 non sono soggette ad alcun rimborso o risarcimento per eventuali danni. Le compagnie aeree europee, in forza di quanto disposto del citato Regolamento sono soggette ad una serie di adempienza chiaramente indicate in questo documento.
Vai al documento n.13.
Trasferire dall’Italia una vettura, acquistare o noleggiare una vettura in Tunisia (P.A.11)
Per trasferirsi in Tunisia con la propria auto è necessario conoscere quanto segue:
Viaggio turistico in Tunisia.
- Indipendentemente dall’anno di fabbricazione della vostra vettura, all’ingresso in Tunisia viene concesso un permesso che dura tre mesi che vi consente di circolare liberamente nel territorio di questo Sato;
- All’ingresso in Tunisia la vostra vettura verrà registrata sul vostro passaporto;
- In caso l’interessato desideri rientrare in Italia alla scadenza dei tre mesi od anticipatamente alla scadenza dei tre mesi dovrà riportare la vettura in Italia;
- Se invece si desidera lasciare l’autovettura in Tunisia è necessario ottenere il permesso dalla Dogana. In questo caso, l’autovettura deve essere lasciata al deposito doganale pagando una tariffa doganale giornaliera ed un deposito cauzionale che è commisurato alla data di fabbricazione del veicolo che più è vecchio e più si paga.
- Nel caso si decida di prolungare il soggiorno, L’Autorità concede una proroga di 90 gg. In questo caso bisogna pagare la tassa di circolazione ed apporre una targa provvisoria alla vostra autovettura. Tale proroga e suscettibile di ulteriori 90gg. (90+90). Alla scadenza dei 180 gg. complessivi l’auto dovrà lasciare la Tunisia.
- Dopo tale periodo, il stesso veicolo potrà rientrare in Tunisia, solo dopo aver trascorso all’estero sei mesi ed 1 giorno come pure il suo proprietario.
- E’ possibile portare la propria autovettura a tempo indeterminato in Tunisia. Tutti i cittadini stranieri in possesso di regolare permesso di residenza in Tunisia da meno di sei mesi, possono portare con sé l’auto. Il veicolo non può aver superato tre anni dalla data di prima immatricolazione al momento del suo ingresso nel Paese e deve essere reimmatricolato in Tunisia con targa RS.
- La procedura è abbastanza complessa e non si consiglia il metodo “fai da te” molto diffuso in Tunisia.
- I costi sono assai variabili in base a vari fattori. In caso di utilitarie si riesce a fare il tutto (tasse + spese agenzia) con una cifra non sempre modesta. Le macchine di grande cilindrata hanno prezzi più costosi.
- Giova ricordare che la residenza all’estero, in caso di acquisto di nuova autovettura in Italia, destinata al trasferimento all’estero, è esente dal pagamento IVA in Italia.
Acquistare una vettura in Tunisia
- E’ possibile superare tutte queste difficoltà acquistando l’auto in Tunisia anche se in questo caso il prezzo di acquisto è maggiore.
- Successivamente all’ottenimento dei predetti requisiti potrete ottenere la targa R.S. che vi consentirà di tenere l’autovettura in Tunisia a tempo indeterminato. Questo permetterà di lasciare la Tunisia in nave od in aereo o rientrare in Italia con l’autovettura anche se immatricolata in Tunisia.
- L’autovettura è considerata personale e non è quindi possibile prestarla ad altri se non ai vostri familiari più stretti.
- E possibile vendere in Tunisia la propria autovettura, solamente ad una persona che è residente straniero in Tunisia.
- Non potrete prestare il veicolo a nessuno al di fuori dei familiari più stretti, moglie e figli e se vorrete vendere la macchina potrete farlo solo ad una persona con il vostro stesso status di residente straniero in Tunisia.
- E’ necessario, in conclusione, verificare tutte queste normative prima di acquistare un veicolo dato un continuo aggiornamento delle stesse disposizioni considerando quanto qui riportato come delle linee guida di carattere generale.
Noleggiare una autovettura in Tunisia
- E’ possibile noleggiare in Tunisia una autovettura. I prezzi sono giornalieri e variano in base alla durata del noleggio ed in considerazione del periodo di locazione se inverno od estate. In genere le tariffe nel periodo estivo sono più alte. Generalmente questa scelta non è sempre vantaggiosa. Al di là di motivazioni strettamente personali e necessario considerare che Hammamet è ben fornita di trasporti sia pubblici che privati e quindi il possesso di una autovettura può rivelarsi non strettamente necessario.
Non siamo né ‘’evasori’‘ né ’‘elusori’’ (P.A.12)
Possiamo considerare questo aspetto non strettamente amministrativo anche se le sue conclusioni vanno comunque a configurarsi come tali. In tempi non proprio recenti, sono comparsi, su alcuni quotidiani e trasmissioni Rai, alcuni articoli ed interviste non proprio “intelligenti” se così vogliamo chiamarli, che hanno commentato la condizione degli italiani residenti all’estero.
Qualcuno ci ha etichettato come “evasori fiscali”, tale epiteto è stato poi sublimato in quello di “elusori fiscali”. I commenti su queste espressioni sono di mera disquisizione politica e crediamo sia necessario lasciarle ai commenti dei singoli secondo le proprie idee personali. Un fatto è certo. In Italia il reddito è decurtato dalle possibilità finanziarie dei singoli, nella misura dell’64,8% seguono gli altri Paesi europei con la Francia 62,7% – Belgio 58,4% – Spagna 50% – Grecia 49,6% -Svezia 49,1%, rivelandosi quindi il primo Paese per pressione fiscale in Europa.
Deve quindi essere necessariamente messo a confronto il dato della Tunisia in cui il reddito del pensionato “emigrante” termine a cui siamo stati equiparati, viene scorporato dell’80% non tassabile, mentre sul restante 20% si pagano le tasse a scaglioni di reddito. Spesso alcuni dimenticano che l’importo della defiscalizzazione individuale, a seguito di residenza estera, costituisce in sintesi la ripetizione di quanto decurtato dai propri emolumenti quando si era in servizio attivo, virtualmente accantonato e restituito con tutta una serie di normative che tendono a sottrarre all’interessato questo diritto. Non ultimo deve essere considerato che il pensionato, trasferito all’estero, ha comunque pagato, in Italia, tasse per più di 40 anni.
Votare per il Sindaco del comune di residenza in Tunisia (P.A.13).
Perché in qualità di residenti, dato che sosteniamo, con il pagamento delle tasse la Tunisia, non possiamo avere un nostro rappresentate presso il comune ove siamo residenti e quindi votare per il Sindaco, dato che si tratterebbe di voto non politico (prerogativa dei cittadini tunisini), ma amministrativo?
Tale problematica è certamente di nostro interesse, ma come più volte accennato solo una azione comune potrebbe portare a qualche risultato.